È stato nel 1973 che ho sentito parlare per la prima volta di San Damiano. E accaduto mentre ero in cura alla Bourboule. La signora che me ne parlò mi parve molto entusiasta ed alla fine mi
disse: «Ci vada.»
Per me c’era solo Lourdes che contava. Ma la signora insistette dicendomi ancora: «Ci vada e vedrà…»
Personalmente pensavo che non ci fossero altre apparizioni della Santa Vergine. Tuttavia nei due anni che seguirono questo colloquio mi ritrovai in certi momenti interiormente spinta ad
andarci ed in altri trattenuta.
E stato allora che, ricordandomi di aver visto un disegno pubblicato su un bollettino dell’ «Azione Cattolica Femminile», mi ricordai del disegno di una signora che scavava ai piedi di un albero allo scopo di metterne le radici a nudo.
Allora mi sono detta che il modo migliore per approfondire i fatti di San Damiano fosse quello di andarci di persona per rendermene conto. Poi avrei potuto parlarne con cognizione di causa.
È stato così che il 9 settembre 1975, con il permesso di mio marito, mi sono recata a San Damiano, con i nostri bambini e
qualche membro della famiglia. Abbiamo viaggiato con il pellegrinaggio in partenza da Parigi, organizzato dalla signora S.
Al nostro arrivo laggiù, tutte le lunghe preghiere recitate in latino mi disorientavano, ma fui colpita dalla fervente preghiera dei giovani e degli uomini, che tenevano in mano il rosario.
Nel corso del pellegrinaggio una frase della signora S. catturò in particolare la mia attenzione. La sento ancora mentre ce la dice: «Il Signore vomita i tiepidi», così come un’altra frase estrapolata dalla preghiera alla Madonna delle Rose: «Che facciamo conoscere ovunque la devozione mariana».
A quell’epoca, non si poteva più entrare nella casa di Mamma Rosa, ma era possibile pregare davanti alla finestra aperta del suo oratorio.
Mi raccolsi dunque in quel luogo, ed iniziò un vero e proprio cuore a cuore davanti all’immagine di Gesù Misericordioso che riuscivo a scorgere dalla mia posizione.
Sentii allora una presenza. Ripartii da San Damiano dicendomi: «Ora che ti sei resa conto di persona, non vale più la pena di ritornarci».
Ma Dio, tramite Maria, aveva deciso in tutt’ altro modo: tornai a San Damiano due o tre volte all’anno e ci feci persino due o tre novene.
Pur mantenendo alcune responsabilità in Chiesa, continuai ad andare a San Damiano, dato che ricevetti molte grazie in quel luogo benedetto.
A quel temp0 venni a conoscenza sul bus di una signora che abitava non lontano da R.: la signora G. Abitavamo ad una quindicina di km una dall’altra ed io non l’avevo mai incontrata.
E stato salendo sullo stesso autobus, alla stazione di Piacenza, che ci ritrovammo sedute una vicino all’altra, in direzione a San Damiano. Questa signora venne poi in visita a trovarci, di cendoci: «Se solo riuscissimo ad organizzare un bus per San Damiano!» Anche nostra figlia V. ci incoraggiava in tal senso. Non risposi dato che avevo già molti altri impegni.
Ma in seguito, dopo aver molto pregato, con l’aiuto di Dio, ho preso delle importanti decisioni allo scopo di rendermi disponibile per San Damiano.
La mia amica, la signora G., continuava le sue visite amichevoli. Ed il desiderio di organizzare dei bus cresceva in noi. Allora un giorno le dissi: «Prendo la mia agenda e stabiliamo una data per organizzare questo pellegrinaggio, perché ora sono libera!»
Il 14 marzo 1981 ci siamo incontrate con questa amica e suo marito. Erano anche presenti una persona giovane che si era convertita a San Damiano, un altro signore e mio marito. Eravamo là attorno al tavolo a domandarci come avremmo preparato il nostro primo invito quando improvvisamente mi venne in mente di proporre a tutti di riprendere la formula della signora S., organizzatrice di pellegrinaggi in partenza da Parigi: «Pellegrinaggio a San Damiano, con Maria Presente, Viva e Vera nel suo Giardino di Paradiso». Devo ammettere che «Viva e Vera» erano affermazioni alle quali non credevo all’inizio quando ho scoperto San Damiano.
Nel corso della novena che stavo facendo in rendimento di grazie per la miracolosa guarigione di mio marito, il 4 aprile
1981, ho sentito il desiderio di fare alla Madonna la seguente domanda: Il nostro gruppo può organizzare dei bus per venire a San Damiano in pellegrinaggio?»
Durante il pellegrinaggio, ci siamo quindi ritrovati attorno al Piccolo Giardino delle apparizioni e recitavamo il terzo rosario. Stavamo pregando il terzo mistero glorioso. Per spiegarvi quello che ho vissuto durante i minuti successivi, cercate di visualizzare il Piccolo Giardino di Paradiso. Mi trovavo infatti dal lato opposto alla grande croce di legno innalzata davanti al Piccolo Giardino ed ero seduta a fianco della mia amica, la signora G.
Abbassai la testa chiudendo gli occhi quando, di colpo, la mia attenzione é stata attirata da qualcosa… un pò come quando
quaicuno vi osserva. Guardai allora sulla sinistra: «Oh! Mi dissi, che bella signora. Portava un impermeabile grigio blu, più tendente al blu, ed anche un foulard sempre blu sulla testa, annodato sotto del mento. Il suo braccio destro era piegato all’altezza della vita e questo impermeabile era annodato con una cintura dello stesso colore.
In cima alla sua mano sinistra pendeva un sacchettino marrone. Amo molto il blu ed il colore dell’abito della signora mi piacque molto. Mi dava l’impressione che mi guardasse e nel contempo che osservasse tutti gli altri pellegrini. Dissi allora: «Non é a me che si rivolge». Allora richiusi gli occhi, abbassai la testa e continuai a pregare, il tempo di recitare 3 Ave Maria. Ma poi mi sentii ancora attratta dal guardare nella sua direzione. E la vidi di nuovo, con un sorriso… Non vedrò mai più un sorriso come quello su un volto umano…
Per farmi capire che era proprio a me che si stava indirizzando, mi fece un cenno con il capo e persino l’occhiolino, proprio nell’istante in cui io mi stavo dicendo: «Il nostro gruppo di R. può organizzare dei bus per San Damiano?» Fu come una folgorazione.
Allora mi dissi: «E una signora che ho già visto. Dev’essere una responsabile… ora la ritrovo fra qualche istante…
Allora abbassai di nuovo la testa e richiusi gli occhi, come prima, e questo giusto per recitare un paio di Ave Maria. Allora di colpo mi dissi: «E se fosse la Vergine Maria?» Rialzai la testa: non c’era più nessuno!… Mi dissi: «Non é possibile».
Non eravamo in tanti… guardo a destra…davanti… a sinistra… e poi dietro, ma sempre nessuno! Mi sono detta: «E impossibile, devo ritrovarla!» Allora decisi che, dopo le preghiere, sarei andata a vedere vicino alla croce di legno, dall’altro la del Piccolo Giardino. Le preghiere finirono. In precedenza avevo domandato alla mia amica G. se avesse visto la bella signora che sembrava essere alla ricerca di un posto. Ma G. mi rispose che non l’aveva vista. In quel momento nostra figlia V. si avvicinò ed io le raccontai quello che mi era successo, aggiungendo: «Senti, lo dirò solo a papà ed a nessun altro.»